BlogImportante

Brindisi città Universitaria.

By Marzo 17, 2021Marzo 26th, 2021Nessun Commento
aula universitaria di medicina

Si dia a Brindisi una centralità chiara e seria

La recente presentazione del corso di laurea MedTec in “Medicina e Chirurgia”, a forte vocazione tecnologica e bio-ingegneristica, che sarà attivato a UniSalento a partire dall’anno accademico 2020/2021, il cui piano ha la caratteristica di formare professionalità con competenze mediche e ingegneristiche, oggi estremamente necessarie, sembrerebbe non avere al centro della programmazione la Provincia di Brindisi.
Eppure la nostra provincia di infrastrutture adatte ad accogliere corsi di laurea e centri di ricerca ne ha fin troppe, come abbiamo più volte fatto notare alle istituzioni competenti.
A tal proposito è utile ricordare l’appello lanciato – sottoscritto da noi e numerose associazioni – di Salute Pubblica dove viene motivato il ruolo strategico che la nostra provincia potrebbe giocare se coinvolta attivamente in un progetto come questo. Ma non solo.
Nell’appello sopra citato infatti si evidenziava un altro aspetto, quello più importante:𝙞𝙡 𝙧𝙞𝙡𝙖𝙣𝙘𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙞𝙣𝙘𝙞𝙖 𝙖𝙩𝙩𝙧𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙞𝙡 𝙧𝙪𝙤𝙡𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙪𝙣𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙞𝙩𝙖’.
Occorre considerare, tra l’altro, che i collegamenti tra Università del Salento e Provincia di Brindisi sono molti (si pensi ad esempio all’industria farmaceutica e alle tante iniziative imprenditoriali presso Cittadella della Ricerca) pertanto un progetto comune (Brindisi e Lecce) non sarebbe nuovo e quindi di difficile realizzazione.
𝙄𝙣𝙤𝙡𝙩𝙧𝙚, 𝙡’𝙞𝙣𝙩𝙚𝙜𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙩𝙧𝙖 𝙞𝙡 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙎𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞𝙤 𝙎𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙇𝙤𝙘𝙖𝙡𝙚 𝙚 𝙡’𝙐𝙣𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙞𝙩𝙖’ 𝙙𝙚𝙫𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙚𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙡’𝙞𝙢𝙥𝙡𝙚𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙤𝙛𝙛𝙚𝙧𝙩𝙖 𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙩𝙞𝙫𝙖 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙚 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙨𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙚.

ASL di Brindisi

Nel polo universitario attivo presso la ASL di Brindisi sono presenti i corsi di laurea triennali in fisioterapia e infermieristica. Oltre l’occasione formativa per tanti giovani diversamente costretti a spostarsi lontano dalla loro residenza, le lauree delle professioni sanitarie arricchiscono anche l’offerta assistenziale attraverso la frequenza degli studenti nei servizi e nei reparti della ASL. Non si comprende come in questi anni i livelli istituzionali preposti non si siano attivati per ottenere altri corsi di laurea dall’università di Bari come quello per tecnici di radiologia, tecnici della prevenzione e della salute mentale, figure così necessarie e difficilmente reperibili oltre che carenti negli organigrammi della sanità locale.
Gli effetti positivi che un polo universitario potrebbe offrire al nostro territorio sarebbero molteplici e di grande stimolo per programmare il futuro della nostra provincia che oggi continua ad occupare un’anacronistica e marginale posizione di disagio su tutto il sistema formativo ed universitario: 𝙞𝙡 𝙨𝙖𝙡𝙙𝙤 𝙢𝙞𝙜𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙞 𝙜𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙩𝙪𝙙𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙛𝙪𝙤𝙧𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙞𝙣𝙘𝙞𝙖 𝙧𝙚𝙜𝙞𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙣𝙪𝙢𝙚𝙧𝙞 𝙧𝙚𝙘𝙤𝙧𝙙.
𝘼𝙡𝙩𝙧𝙚 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙞𝙣𝙘𝙞𝙚, 𝙞𝙣𝙫𝙚𝙘𝙚, 𝙙𝙖 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙤 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙗𝙖𝙨𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙡𝙤𝙧𝙤 𝙥𝙧𝙤𝙜𝙧𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙨𝙪 𝙧𝙞𝙘𝙚𝙧𝙘𝙖 𝙚 𝙪𝙣𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙞𝙩𝙖’ 𝙚𝙙 𝙞 𝙧𝙞𝙨𝙪𝙡𝙩𝙖𝙩𝙞 𝙖𝙙 𝙤𝙜𝙜𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙤𝙩𝙩𝙤 𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙙𝙞 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞.
Vecchi palazzi messi a nuovo, nuovi spazi aperti ai cittadini, nuove infrastrutture che si traducono in nuove possibilità per giovani e meno giovani.
𝙋𝙚𝙧𝙩𝙖𝙣𝙩𝙤, 𝙧𝙞𝙩𝙚𝙣𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙤𝙥𝙥𝙤𝙧𝙩𝙪𝙣𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙚 𝙞𝙨𝙩𝙞𝙩𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙥𝙤𝙨𝙩𝙚, 𝙞𝙣 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙞𝙨 𝙞𝙡 𝙎𝙞𝙣𝙙𝙖𝙘𝙤 𝙙𝙞 𝘽𝙧𝙞𝙣𝙙𝙞𝙨𝙞, 𝙖𝙥𝙧𝙖 𝙪𝙣 𝙛𝙤𝙘𝙪𝙨 𝙨𝙪 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙩𝙚𝙢𝙖 𝙖𝙡 𝙛𝙞𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙧𝙚 “𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙣𝙙𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚”, ma soprattutto per delineare una prospettiva condivisa ed una chiara road-map sul futuro della formazione, della ricerca e dell’università a Brindisi.
Diciamo fin da subito di ritenere inaccettabili ruoli marginali poiché si risolverebbero solo in disagi per studenti e famiglie.
…𝙨𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙤𝙧𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙥𝙤𝙩𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙞𝙣𝙘𝙞𝙖 𝙪𝙣𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙖?
Il Segretario Generale Antonio Macchia